Amarna:3D Project, un esempio di fruizione digitale di un sito archeologico
L’antico Egitto, con la sua millenaria storia e i suoi innumerevoli monumenti, affascina visitatori e studiosi di diverse discipline da diversi secoli. In questi ultimi anni le nuove tecnologie e le relative banche dati digitali si sono rivelate sempre più necessarie, anche in campo archeologico, specialmente a fronte dello sviluppo della fruizione di questi sistemi informativi: esse consentono simulazioni e sperimentazioni di vario tipo ai fini del controllo, della gestione e della valorizzazione del patrimonio culturale.
Un esempio del loro utilizzo, con particolare riferimento a droni e fotogrammetria, viene da Amarna:3D Project. Questo progetto ha avuto inizio nel 2000 con lo scopo principale di sviluppare il complesso della città di Akhetaten (nome moderno Tel el Amarna), avvalendosi di diversi materiali e pubblicazioni, scritti e aggiornati nel tentativo di fornire un'interpretazione più realistica del carattere della città.
Questa città fu fondata dal faraone Akhenaton della XVIII dinastia (c. 1351–1334 a.C.) a metà strada tra Menfi (Il Cairo) e Tebe (Luxor) con lo scopo di essere la nuova capitale e centro religioso per il culto monoteista del dio sole Aton. Le sue principali strutture edilizie furono smantellate, molto probabilmente dal successivo faraone Horemheb (regnò dal 1320 al 1292 a.C.), e il resto fu lasciato decadere nel corso dei secoli. La città ebbe una vita molto breve essendo stata creata nel sesto anno del regno di Akhenaton e abbandonata dai suoi abitanti pochi anni dopo la sua morte, sotto il regno di Tutankhamon, in relazione al trasferimento della corte prima a Menfi e poi a Tebe e la rottura con il precedente regime politico–religioso voluto da Akhenaton. Fortunatamente, il paesaggio della città non è mai stato riqualificato, offrendo ad archeologi ed egittologi un'opportunità unica di indagare su un'istantanea della vita egiziana.
Fu solo all'inizio del XVIII secolo che i viaggiatori europei considerarono con più interesse la rappresentazione di Akhenaton e, con la spedizione napoleonica in Egitto, le rovine della città iniziarono a essere mappate. Le numerose campagne archeologiche di diverse nazionalità, le scoperte e le pubblicazioni si susseguirono per tutto l’800 e il ‘900 e proseguono tuttora nel nuovo millennio.
Durante gli ultimi decenni sono state scavate diverse sepolture rimaneggiate di un complesso funerario già individuato in passato e sono stati poi individuati e scavati altri due cimiteri non elitari. Lo scopo di questo studio a lungo termine sui cimiteri non d'élite era quello di fare luce sulla vita delle persone che vivevano ad Amarna, cosa che poteva essere raggiunta solo in misura limitata attraverso gli scavi all'interno della città.
Buona parte del materiale raccolto e pubblicato (come le mappe, i piani, gli schizzi e le descrizioni di chi vi ha lavorato) relativo al sito archeologico e al suo circondario è stato particolarmente utile per la ricostruzione digitale 3D della città tramite Autodesk 3D Studio Max. In questa ricostruzione, oltre al complesso cittadino, sono stati incorporati alcuni sistemi di animazione, come ad esempio la simulazione della folla, di come dovevano apparire i diversi edifici e particolari effetti d’illuminazione. In conclusione, in questo periodo difficile anche per l’intero settore dei beni culturali, possiamo comunque fruire comodamente da casa mediante uno smartphone, un tablet o un PC di questo lavoro realizzato grazie all’Armana:3D Project, per immergerci totalmente nella “bellezza dell’arte”. Il sempre maggiore sviluppo delle nuove tecnologie, quali le ricostruzioni 3D, applicate ai beni culturali continua ad essere un lavoro lungimirante, soprattutto in quest’ultimo periodo.
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