Opera&Art: Il Viaggio a Reims di Gioacchino Rossini
Vi starete chiedendo perché includere in questa rubrica un’opera lirica ottocentesca: è presto detto! Ma, prima, è doveroso descrivere il contesto storico e lo scopo per cui fu creata.
“Il Viaggio a Reims ossia l’albergo del Giglio d’Oro” venne composta nel 1825 dal noto compositore italiano Gioacchino Rossini su libretto di Luigi Balocchi.
L’opera, articolata in un unico grande atto, non può nemmeno considerarsi tale: lo stesso Rossini era solito definirla “Cantata scenica”, mentre sul libretto viene indicata come “dramma giocoso”. Difatti, si tratta di una composizione “di occasione”, nata per onorare l’incoronazione di Carlo X, Re di Francia, che avvenne, per l’appunto, nella Cattedrale di Reims il 28 maggio 1825.
L’opera venne eseguita da Rossini pochissime volte. Infatti, quasi la metà dei brani della composizione venne reimpiegata ne “Le Comte Ory” tre anni dopo, sfruttando la prassi dell’autoimprestito a cui l’artista spesso ricorreva.
L’eccezionalità della composizione verte sulla presenza in scena di una grande quantità di cantanti. Difatti, si contano 18 co-protagonisti, un gran numero di comparse ed un folto coro, spesso presente in scena.
La trama risulta essere piuttosto inconsistente: centrale è il viaggio verso Reims che i protagonisti devono affrontare; l’unico evento realmente di rilievo dal punto di vista narrativo è l’impossibilità di partire a causa dell’assenza di cavalli. Nel corposo atto unico, quindi, vengono narrate le relazioni che legano i diversi personaggi e descritti i loro caratteri e drammi personali. Anche per questo motivo, viene indicata come “un’opera per cantanti”.
Messa in scena de “Il viaggio a Reims” di Gioacchino Rossini, Regia di Damiano Michieletto. Copyright: Teatro dell’Opera di Roma |
È proprio la (quasi) assenza di narrazione ad aver permesso al regista teatrale Damiano Michieletto di poter creare una vera e propria trama nella trama.
Difatti, il luogo dell’azione diventa un museo (La Golden Lilium Gallery, per l’appunto) e i cantanti vengono divisi in due macrogruppi: una parte è composta da professionisti contemporanei che svolgono il loro lavoro nella galleria (curatori, critici e storici dell’arte, tecnici, restauratori, artisti, movimentatori, ecc.), con il compito di allestire una mostra; invece, l’altro gruppo vede la presenza di personaggi storici persi all’interno del museo, alla ricerca della loro opera di appartenenza. Nella parte finale della composizione, dunque, verrà ristabilito l’equilibrio e ogni personaggio troverà finalmente la sua collocazione e, quindi, il suo scopo.
Siete curiosi di immergervi nella Golden Lilium Gallery e scoprire quali sono le figure professionali e i personaggi che la animano? Allora potete sfruttare la piattaforma Raiplay e godervi comodamente dal vostro divano la singolare composizione rossiniana diretta dal M° Stefano Montanari. Qui, inoltre, potrete ascoltare l’interessantissima lezione d’opera del M° Giovanni Bietti, mentre qui è possibile leggere i nomi del cast completo che ha permesso la realizzazione di quest’opera.
Buona visione ma, soprattutto, buon ascolto!
- Lezione d’Opera, M° Giovanni Bietti: https://operaroma-c02.kxcdn.com/wp-content/uploads/2016/09/Lezione-Bietti-12_06_2017-Il-viaggio-a-Reims.mp3
- Cast de “Il viaggio a Reims”, Stagione 2016/2017, Teatro dell’Opera di Roma: https://www.operaroma.it/spettacoli/il-viaggio-a-reims/
- Il viaggio a Reims, Stagione 2016/2017, Teatro dell’Opera di Roma: https://www.raiplay.it/video/2018/01/Il-viaggio-a-Reims-03058539-3cf6-4eba-9bf6-ffb0adf6a395.html
- Libretto d’opera: http://www.librettidopera.it/zpdf/viaggioreims.pdf
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