News from Diagnostic World: nanoparticelle per la conservazione della carta
L’uso di nanoparticelle nel campo della conservazione dei Beni Culturali è in notevole aumento negli ultimi anni e noi di Research for Cultural Heritage vi avevamo già parlato dell’enorme potenziale dei materiali nanometrici applicati al restauro. Oggi vi raccontiamo di come un prodotto già noto ed applicato in diversi settori (come, ad esempio, il campo medico, alimentare o ambientale), se trasformato in nanomateriale, può diventare un’arma eccezionale per la protezione della carta antica.
La contaminazione microbica è un grave problema non solo per oggetti di interesse artistico, ma anche per gli archivi storici. I microrganismi possono, infatti, distruggere diverse tipologie di materiali attraverso svariate metodologie (dalla demolizione attraverso gli enzimi all’attacco meccanico). Per tentare di porre rimedio a questo problema, un gruppo di ricerca spagnolo ha proposto l’uso di nanoparticelle di ossido di magnesio (MgO) per la protezione dall’attacco microbico di carta prodotta nel XVIII secolo. Nel lavoro “Protection of 18th century paper using antimicrobial nano-magnesium oxide”, disponibile qui con i relativi permessi, gli scienziati mostrano come un materiale altamente stabile e dal costo molto ridotto possa preservare dal degrado alcuni fogli d’erbario presenti nell’Archivio del Real Jardín Botánico di Madrid.
Dopo aver sintetizzato le nanoparticelle di MgO con dimensioni variabili (8 - 20 nm), le stesse sono state testate per valutarne la capacità antibatterica e applicarle, successivamente, a casi studio selezionati all’interno della Collezione del Real Jardín Botánico. È ben noto come le caratteristiche fisiche delle nanoparticelle di ossido di magnesio diano a questo materiale la possibilità di interagire con le cellule e, di conseguenza, di realizzare la loro attività antibatterica. Per questo motivo, durante lo studio è stata valutata la capacità di crescita batterica sulla superficie cartacea impregnata di una sospensione di nano-MgO. I risultati hanno evidenziato come, grazie alle dimensioni ridotte delle particelle di ossido, la sospensione antibatterica si distribuisca omogeneamente sulla superficie dei campioni cartacei. Ciò ha permesso di proteggere i fogli dalla colonizzazione batterica senza, tra l’altro, alterarne l’estetica.
Sembra, dunque, che la ricerca nella direzione dei nanomateriali potrà, in futuro, trovare sempre maggiori soluzioni alle problematiche che quotidianamente affliggono restauratori, conservatori e curatori museali.
La contaminazione microbica è un grave problema non solo per oggetti di interesse artistico, ma anche per gli archivi storici. I microrganismi possono, infatti, distruggere diverse tipologie di materiali attraverso svariate metodologie (dalla demolizione attraverso gli enzimi all’attacco meccanico). Per tentare di porre rimedio a questo problema, un gruppo di ricerca spagnolo ha proposto l’uso di nanoparticelle di ossido di magnesio (MgO) per la protezione dall’attacco microbico di carta prodotta nel XVIII secolo. Nel lavoro “Protection of 18th century paper using antimicrobial nano-magnesium oxide”, disponibile qui con i relativi permessi, gli scienziati mostrano come un materiale altamente stabile e dal costo molto ridotto possa preservare dal degrado alcuni fogli d’erbario presenti nell’Archivio del Real Jardín Botánico di Madrid.
Dopo aver sintetizzato le nanoparticelle di MgO con dimensioni variabili (8 - 20 nm), le stesse sono state testate per valutarne la capacità antibatterica e applicarle, successivamente, a casi studio selezionati all’interno della Collezione del Real Jardín Botánico. È ben noto come le caratteristiche fisiche delle nanoparticelle di ossido di magnesio diano a questo materiale la possibilità di interagire con le cellule e, di conseguenza, di realizzare la loro attività antibatterica. Per questo motivo, durante lo studio è stata valutata la capacità di crescita batterica sulla superficie cartacea impregnata di una sospensione di nano-MgO. I risultati hanno evidenziato come, grazie alle dimensioni ridotte delle particelle di ossido, la sospensione antibatterica si distribuisca omogeneamente sulla superficie dei campioni cartacei. Ciò ha permesso di proteggere i fogli dalla colonizzazione batterica senza, tra l’altro, alterarne l’estetica.
Sembra, dunque, che la ricerca nella direzione dei nanomateriali potrà, in futuro, trovare sempre maggiori soluzioni alle problematiche che quotidianamente affliggono restauratori, conservatori e curatori museali.
Bibiografia:
I. Franco Castillo, L. De Matteis, C. Marquina, E. García Guillén, J. Martínez de la Fuente, S. G. Mitchell, Protection of 18th century paper using antimicrobial nano-magnesium oxide, International Biodeterioration & Biodegradation 141, 2019, 79-86, https://doi.org/10.1016/j.ibiod.2018.04.004.
Commenti
Posta un commento