Book&Art: il gesto nell’arte di André Chastel
Mani che pregano, mani che indicano, che si stringono, che si tendono. Quante volte ci siamo trovati, come spettatori in museo o come scienziati in laboratorio, davanti a opere d’arte in cui gesti e movimenti si incrociano e si perdono? Tuttavia, i piccoli dettagli delle dita e dei loro intrecci cadono spesso in secondo piano rispetto ai bei volti, ai colori delle lussuose stoffe e ai paesaggi in cui i corpi sono immersi. Al contrario, gli artisti che hanno dipinto e scolpito quelle mani lo hanno fatto con un intento beni preciso e per niente secondario: esprimere e raccontare relazioni tra i personaggi, creando spesso una gerarchia all’interno dell’opera o, altre volte, tra l’opera stessa e lo spettatore.
La gestualità nell’arte, utilizzata in maniera simbolica sin dalle civiltà più antiche, ha sempre affascinato lo storico dell’arte André Chastel (1912-1990), uno dei maggiori studiosi dell’arte italiana del Rinascimento. Durante i suoi anni di insegnamento presso il Collège de France, in cui ebbe dal 1970 la cattedra di arte e civiltà del Rinascimento italiano, il Professore tenne moltissime lezioni dedicate allo studio della gestualità adoperata dagli artisti all’interno delle loro opere. Egli spiegò come, attraverso un linguaggio non verbale, i protagonisti del Beato Angelico, di Caravaggio o di Leonardo Da Vinci esprimessero amore, odio, sorpresa, conoscenza, segreto o pericolo semplicemente attraverso il movimento delle mani e come tali gesti siano strettamente correlati alla psicologia di ogni personaggio.
Nel libro “Il gesto dell’arte”, edito da Laterza, sono stati raccolti tre dei saggi sul “gesto” pubblicati negli anni da Chastel: “L’arte nel gesto rinascimentale”(1987), “Semantica dell’indice”(1980) e “Signum harpocraticum” (1984). Questi testi racchiudono buona parte delle lezioni francesi e rappresentano una sorta di dizionario dei movimenti e delle espressioni dell’arte. Una volta concluso questo libro, il lettore avrà la possibilità di guardare alle opere con un differente spirito, attraverso una prospettiva più profonda e superando il primo strato della semplice descrizione estetica dell’immagine.
Nel libro “Il gesto dell’arte”, edito da Laterza, sono stati raccolti tre dei saggi sul “gesto” pubblicati negli anni da Chastel: “L’arte nel gesto rinascimentale”(1987), “Semantica dell’indice”(1980) e “Signum harpocraticum” (1984). Questi testi racchiudono buona parte delle lezioni francesi e rappresentano una sorta di dizionario dei movimenti e delle espressioni dell’arte. Una volta concluso questo libro, il lettore avrà la possibilità di guardare alle opere con un differente spirito, attraverso una prospettiva più profonda e superando il primo strato della semplice descrizione estetica dell’immagine.
André Chastel, Il gesto nell’arte, Economica Laterza, 2008
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