Film&Art: Turner
Turner fu una figura cardine nel panorama artistico all’inizio del 1800, poiché propose un nuovo modo di dipingere, con colori, intensità e persino materiali che sino ad allora non si erano mai visti su una tela; si può dire che egli fu uno dei precursori dell’impressionismo.
Il film che vi proponiamo oggi tende a far risaltare il contrasto tra gli straordinari paesaggi dipinti dall’artista ed il suo mondo quasi del tutto privo di affetti, andando ad indagare quella parte più cruda della sua personalità. Turner narra gli ultimi venticinque anni di vita del pittore, il quale, dopo la morte del padre, si chiude in sé stesso e, totalmente anaffettivo, sfrutta per il suo tornaconto personale gran parte delle persone che lo circondano.
Il pittore è raccontato seguendo lo stereotipo del personaggio “genio e sregolatezza”: ad esempio, durante una burrasca in mare, il protagonista decide di farsi legare all’albero maestro per dipingere, oppure si spinge in frequentazioni nei bassifondi di Londra, in un contesto che sembra quasi Caravaggesco. La contrapposizione tra i suoi quadri carichi di colori e la sua vita solitaria, avara e fredda è impietoso, ma è soprattutto l’interpretazione di Timothy Spall a renderla ancor più magistrale: per questo, l’attore ha ricevuto il premio come miglior attore protagonista al Festival di Cannes.
Consiglio la visione del film per conoscere più a fondo un artista unico sia per il suo particolare gusto artistico, sia per la sua anima da sperimentatore: assieme a nuovi colori appena lanciati sul mercato, come arancione e viola, Turner fu amante del Verde di Scheele, nonostante la sua tossicità (la resa artistica per lui contava più di tutto). Utilizzò la tecnica dell’acquerello, una delle più complicate, con una maestria assoluta. Fu, inoltre, un appassionato amante dell’Italia, che dipinse in molti suoi quadri celebri (es. San Giorgio Maggiore dalla Dogana,1819).
Francesca
- Scheda Film- Trailer ITA & ENG
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