Matematica e arte: il “machine learning” apprende come saltare la coda (senza fare i furbi!)
Il 2017 ha rappresentato un’annata storica per i musei
italiani: per la prima volta nel nostro Paese sono stati superati i 50 milioni
di visitatori. Questo significativo tasso di crescita richiede, però, anche la
necessità di una corretta gestione dell’incremento dei turisti, senza perdere
qualità nella visita e nei servizi garantiti al visitatore.
Foto tratta dal sito La Repubblica (FOTO DI GIUSI SPROVIERO/CGE) |
In un periodo di crescita degli afflussi e di rinnovata vitalità, le code e le conseguenti attese possono diventare i principali deterrenti dalla visita di un museo. Per tale ragione, sempre più spesso le strutture museali consentono di acquistare pacchetti “salta coda” o servizi di prenotazioni online, al fine di agevolare l’esperienza del visitatore. Queste modalità risultano spesso efficienti sia per il turista, che riduce l’attesa, sia per il museo, garantendone una migliore gestione. Tuttavia, questi servizi possono non essere sufficienti nel caso di grandi strutture museali, che attraggono milioni di visitatori da tutto il mondo.
È il caso degli Uffizi, primo
museo italiano in termini di affluenza nel 2017, con oltre 2.2 milioni di
visitatori all’anno che, pur di ammirare le bellezze artistiche esposte al suo
interno, sono disposti ad affrontare code interminabili. Quando arrivò alla
direzione degli Uffizi, Eike Schmidt mise al primo punto del suo
"mandato" proprio l'eliminazione delle code, che in alta stagione possono
raggiungere le 3 ore di attesa.
Ebbene, sembrerebbe che il
tempo delle lunghe attese stia per terminare, grazie all’istituzione di un
nuovo connubio tra arte e matematica.
Il museo, in collaborazione
con il Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell'Informazione e Matematicadell'Università degli studi dell'Aquila, ha elaborato negli ultimi due anni un
nuovo sistema di gestione dei biglietti. Questo metodo è stato testato per la
prima volta domenica 7 ottobre 2018, in occasione dell'ultima domenica di
accesso gratuito al museo in alta stagione. Nonostante gli oltre 7mila e 500
visitatori (+10.35 % rispetto ai 6.852 della prima domenica di settembre),
tutti sono entrati senza rimanere in coda.
Il sistema è basato
sull’emissione di un tagliando nei chioschi interattivi posizionati sotto il
loggiato degli Uffizi. Qui il visitatore otterrà l’assegnazione di un
"giusto" orario di visita durante la giornata, quello cioè in cui,
ripresentandosi all’ingresso, non dovrà attendere neanche un minuto per
entrare. Tale orario viene calcolato mediante un algoritmo di “Machine Learning”,
che negli ultimi due anni ha raffinato le modalità di apprendimento analizzando
una miriade di informazioni e confrontando i dati storici dei flussi. Mediante
opportune modellizzazioni, l’algoritmo è oggi in grado di predire il migliore orario
di ingresso, basandosi su diverse informazioni come il meteo, il numero di
accessi e altri parametri registrati in real-time. Non è però solo in grado di
far evitare lunghe code ai visitatori, bensì consente di massimizzare la
capienza del museo nel rispetto dei suoi vincoli strutturali ed incentiva,
nelle ore che separano l’ingresso alla Galleria, la visita dei dintorni della
città. Tra l’altro, infatti, durante la giornata di prova si è registrato anche
l’aumento del 62 %delle visite a Palazzo Pitti, con un record storico di 10805
ingressi nella giornata di prova, rispetto ai 6.683 visitatori della prima
domenica di settembre 2018.
I presupposti per dire addio
alle lunghe attese ci sono tutti: il servizio, gratuito e incluso nel costo del
biglietto, potrebbe iniziare ad essere utilizzato regolarmente all’inizio del
2019.
Alessandra
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