Film&Art: The Monuments Men (molto più di un film)
Come sa chi ci segue da tempo, vi abbiamo spesso consigliato, mese dopo mese, la lettura di saggi e romanzi che riguardassero i beni culturali, l’archeologia e la scienza applicata ad essi. Da oggi inizieremo a suggerirvi anche la visione di film e opere audiovisive tali da meritare l’attenzione di chi ama il mondo dell’arte (e poi perché, lo sappiamo bene, anche i film appartengono a questa categoria).
Iniziamo parlandovi di “Monuments Men”, un film prodotto, diretto e interpretato da George Clooney nel 2014.
Siamo nel pieno della II guerra mondiale, i soldati nazisti hanno avuto l’ordine di trafugare opere d’arte in tutta Europa per conto di Adolf Hitler, il cui utopistico intento era quello di realizzare il Führermuseum: una galleria d’arte che avrebbe fatto parte del futuro distretto culturale della città di Linz, in Austria.
In preda alla disperazione per una tale diaspora di opere d’arte, lo studioso Frank Stokes decide di mettere in piedi un gruppo di professionisti delle belle arti con l’incarico di proteggere tutte le opere europee in pericolo e ritrovare tutti i beni già trafugati dai militari tedeschi. Il nome della squadra? Semplice: Monuments Men. Un gruppo di sette uomini che, con il benestare del presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt, avranno come missione quella di diventare gli angeli custodi di oltre 5 milioni di opere d’arte.
Nonostante l’assenza di appoggio da parte degli altri corpi militari, gli addestramenti improvvisati (soprattutto per degli studiosi abituati a ben altro che ai campi minati), gli imprevisti e i miracolosi ritrovamenti, i sette monuments men passeranno alla storia come degli eroi: senza di loro buona parte del patrimonio culturale europeo sarebbe andato distrutto o diventato proprietà privata degli alti membri del nazionalsocialismo.
Come spesso accade, però, la realtà è un po’ diversa da come ce la raccontano i film e i libri: i monuments men, quelli realmente esistiti, furono circa 345 civili provenienti da 13 nazioni. Storici dell’arte, direttori di musei, artisti e uomini e donne professionisti del mondo dell’arte che, mossi dall’amore per la cultura, si arruolarono come volontari nel allora nascente MFAA (Monuments, Fine Arts, and Archives) per ritrovare, proteggere, difendere e restituire ai legittimi proprietari un patrimonio di inestimabile valore, appartenente all’intera umanità. Oggi esiste una fondazione in onore di questi eroi che cerca, tra le varie attività, di continuare l’opera di recupero e restituzione delle opere d’arte ancora disperse.
E come recita Frank Stokes nel film: “Puoi sterminare un’intera generazione, bruciare le loro case: e troveranno una via di ritorno. Ma se distruggi la loro storia, la loro cultura, è come se non fossero mai esistiti. È questo che vuole Hitler ed è esattamente questo che combattiamo”.
Se volete saperne di più sulla collezione Linz potete dare uno sguardo a questo database realizzato dal Deutsche Historische Museum e a quest’altro database ad opera del Deutsches Zentrum Kulturgutverluste.
- Lost Art Database: http://www.lostart.de/Webs/EN/LostArt/Index.html
- Sonderauftrag Linz Database: http://www.dhm.de/datenbank/linzdb/indexe.html
- Monuments Men, trailer 2014: https://www.youtube.com/watch?v=qP0xQ2ip9Xs
- Monuments Men Foudation: https://www.monumentsmenfoundation.org/intl/it/
- “Monuments Men” di R.M. Edsel: https://www.ibs.it/monuments-men-eroi-alleati-ladri-libro-robert-m-edsel-bret-witter/e/9788820048341
Meraviglioso. Ha ispiratp il Monument's Boys and Gitls da Fondazione Napoli99 nel progetto ala Scuola Adotta un Monumento.
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