Giornata Mondiale del Turismo

» "Il viaggio di Scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell'avere nuovi occhi."
- M. Proust

Credits Photo: Alberto Morante/EPA - The Guardian.
Messaggi di protesta contro il turismo (Oviedo, Spagna)

Il 27 settembre è la giornata mondiale del turismo, istituita dalle Nazioni Unite nel 1979 con lo scopo di promuovere il turismo nel mondo in modo responsabile e accessibile.

Oggi stiamo vivendo una fase alquanto particolare
riguardante il turismo: da un lato i voli low cost hanno avvicinato mete assai lontane e permesso a molte più persone di poter viaggiare, dall’altro alcune città si sono viste aumentare esponenzialmente le masse di turisti tanto da protestare contro questo fenomeno quasi incontrollato. Persino il The Guardian  ha affrontato la questione, all’inizio di agosto, citando le dure parole del premier spagnolo Mariano Rajoy dopo proteste non proprio pacifiche contro i turisti stranieri in Spagna.

Tuttavia, bisogna anche dire che vi sono diverse modalità di fare turismo, a seconda degli interessi di ognuno di noi. Riducendo di molto le categorie in cui si possono suddividere i turisti, possiamo considerare che c’è chi è interessato alla movida, chi alla vacanza sportiva e chi alla cultura. Oramai, purtroppo, siamo ben lontani dal Gran Tour che gli studiosi intraprendevano per l’Europa al fine di arricchire la propria cultura tra i tesori del nostro continente, molti dei quali si trovavano in Italia (vedi Viaggio in Italia, Goethe). I giorni di sano turismo a nostra disposizione sono talmente pochi che a volte si è costretti a visitare una città in poco più di un fine settimana. Questa fretta ci fa dire che siamo stati in un posto, che abbiamo visto i monumenti principali – spesso senza aver avuto il tempo di leggerne la storia – ma raramente riusciamo a cogliere l’essenza della città che ci sta ospitando.

I fatti di Barcellona di cui sopra, hanno evidenziato come il turismo di massa sia una lama a doppio taglio: da una parte, un’opportunità per l’economia delle città, dall’altra una riduzione della qualità della vita dei cittadini, se tale turismo non è accompagnato da un basilare rispetto verso le persone e la città stessa che ci sta ospitando. Quello che più sarebbe necessario è un turismo che in primo luogo sia consapevole e informato. Per esempio, per città come Roma non sono una novità atti irrispettosi da parte di persone (italiane e straniere) su fontane o sullo stesso Colosseo, sul quale vandali – perché solo così è possibile chiamarli – incidono “romanticamente” i loro nomi sui suoi laterizi. Così come a Pompei, dove tasselli di mosaici o parti di mura sono prelevati da turisti che, quando possibile, sono fortunatamente multati. Purtroppo, l’elenco dei monumenti violentati dai turisti incoscienti è ben più lungo di ciò che si crede e, quando un atto del genere riesce ad essere portato all’attenzione dei media sulle testate giornalistiche, personalmente mi domando sempre perché ci si ostini ad essere turisti senza una minima consapevolezza delle proprie azioni.

Sarebbe un grande risultato poter usufruire dei mezzi di trasporto di cui disponiamo oggi per fare del viaggio, anche se di pochi giorni, un modo per poter condividere cultura e rispetto con il Paese che desideriamo visitare, lasciandoci coccolare dalle loro tradizioni e vivendo consapevolmente ogni attimo da turista, rispettando l’immenso patrimonio culturale di cui disponiamo.

La giornata mondiale del turismo ci offre una occasione per riflettere sulla nostra grande fortuna di poter viaggiare facilmente ma anche sul fatto che questa fortuna debba essere valorizzata prima di tutto con il rispetto.

Francesca